Ai miei tempi...
Ieri Matteo, mio figlio, mi ha detto che il giorno del suo compleanno, a giugno, dovrà sostenere la prova di matematica della maturità.
Strana coincidenza: io ho avuto la verifica di matematica il giorno del mio compleanno, il 21 giugno di una trentina di anni fa!
- Proprio come me!- ho esclamato. .
- Ma come sei andata?- ha subito chiesto Matteo.
Perché è questo quello che viene da chiedere. E poi succede che si facciano i confronti. E bisogna stare attenti a fare i confronti tra genitore e figlio perché siamo persone differenti ma soprattutto perché abbiamo vissuto in tempi diversi, sotto molti aspetti.
Lui per esempio è un nativo digitale e, qualsiasi cosa possa significare, è sicuro che io non mi possa definire tale.
Anche i programmi di matematica sono cambiati. Più facili? Più difficili?
È cambiato il metodo. In meglio? In peggio?
Sono tutte considerazioni che è possibile fare ma penso che sia meglio non davanti ai figli o con loro se stanno per affrontare un esame o una prova impegnativa. Daremmo un carico eccessivo e l'emotività in matematica ha un peso enorme.
"Ai miei tempi…" non inizierei a parlare con i miei figli in questo modo, non vi sembra?
P.S. in questi giorni di vacanza sono stata a Roma e in un museo ho visto questo famoso ritratto "dal vivo". La mia foto non gli rende giustizia. Galileo Galilei: lui sì che potrebbe dire - Ai miei tempi…! - senza risultare antipatico.
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