Adoravo correre, ricordo la sensazione di leggerezza e la velocità sulla pelle del viso. Ero brava. Alle elementari arrivavo sempre prima alle gare di velocità perché, essendo molto più alta delle mie avversarie, ogni mio passo equivaleva a due dei loro. Insomma mi piaceva “vincere facile”.
Ma tutto si è fermato lì.
E cosa c’entra questo inizio di post in un sito in cui tutto gira intorno ai numeri?
La matematica e la corsa non hanno apparentemente nulla in comune: chi studia matematica lo fa al chiuso, in solitudine, in una stanza, non all'aria aperta o inserito in una squadra di atletica.
Eppure ci sono molte analogie.
La più immediata è che in entrambi i casi ci si confronta con un numero, quello finale di un esercizio di matematica o quello in decimi di secondo che sancisce il raggiungimento del traguardo in una gara di atletica.
Altra analogia: il successo in entrambi i casi è il risultato di una propensione (verso la corsa o la matematica) sommata alla tenacia.
SUCCESSO = ATTITUDINE + TENACIA
...e quindi come faccio a raggiungere risultati soddisfacenti?
Accettando di fare fatica.
Il successo non è garantito semplicemente dallo sforzo nel momento della gara, facendo leva sulle proprie attitudini innate, ma è il risultato di un costante esercizio quotidiano.
FATICA = SFORZO immediato + RIPETIZIONE degli esercizi
L’allenamento non ci viene donato. Dobbiamo metterlo in conto e non solo in queste due discipline, non vi pare?
Tanto vale impegnarsi con il sorriso!
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