La didattica a distanza è stata faticosa per alunni e insegnanti, non c'è dubbio, ma ha salvato l’anno scolastico. Senza la tecnologia al nostro fianco, con il divieto di assembramenti e le scuole chiuse, non sarebbe stato possibile continuare a studiare.
E ora che è stato compiuto lo sforzo per essere tutti connessi sarebbe riduttivo vedere come unico vantaggio, per noi che affianchiamo gli studenti durante la stagione estiva, il poter fare lezione dal luogo di vacanza.
Vi sono vantaggi didattici, strano a dirsi!
Pensate ad uno studente ormai stanco per la fine dell’anno, costretto a riprendere gli argomenti lasciati indietro, approfittando dell’interruzione delle lezioni. Immaginate con quanto entusiasmo possa accendere il computer e connettersi con me.
Io condivido la mia schermata video e inizio a leggere un esercizio. Metà schermo occupato dal testo e l’altra metà dal foglio per scrivere la risoluzione.
Non posso vedere il suo volto e lui non può vedere il mio. Siamo distanti. Forse io sono addirittura soltanto una voce nella solitudine della cameretta e mi intrometto nei pensieri dello studente senza che lui si senta giudicato.
Però in questa solitudine è costretto a parlare. Non è sufficiente scarabocchiare su un foglio e sussurrare delle risposte appena accennate. Io devo sentire dei suoni ben distinti, al di là della connessione, per poter continuare nella risoluzione dell’esercizio. E non si può parlare ad alta voce senza che i pensieri siano definiti, giusti o sbagliati non importa…
Ecco che la lezione scorre veloce e leggera, gli argomenti vengono appresi, chiariti, e dopo poche decine di minuti forse ci si diverte anche un po’.
Questo mi è successo con le lezioni individuali a distanza.
Un progresso in un anno che ci vede rallentare in molti ambiti di interazione.
E comunque: buone vacanze!
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