RA PA PA PA RA PA RA PA PA PA RA PA PA PA RA PA…
Da un po’ di tempo non scrivo ma ero impegnata a contare.
RA PA PA PA RA PA RA PA PA PA RA PA PA PA RA PA…
Ho conosciuto i primi giorni di gennaio nuovi allievi.
RA PA PA PA RA PA RA PA PA PA RA PA PA PA RA PA…
Parliamo come al solito di matematica.
Uno mi ha messo in testa questo motivetto:
RA PA PA PA RA PA RA PA PA PA RA PA PA PA RA PA…
Mentre conta canta.
Non gli ho detto di smettere, perché non è maleducato, non vuole evitare la matematica e desideravo capire cosa volesse dirmi.
Poi l’altro giorno ero in macchina e in radio hanno trasmesso una canzone: la prima strofa l’ho riconosciuta immediatamente!!
RA PA PA PA RA PA RA PA PA PA RA PA PA PA RA PA…
Per la prossima lezione sarò preparata, saprò cantare anch’io come Hadal Ahbek. Sarebbe passato inosservato alle mie orecchie se non fosse stato per il nuovo allievo.
Quando questa canzone diventerà un tormentone, perché lo sarà sicuramente, io sarò TROPPO presente, TIPO una che c’è quando succedono le cose.
TIPO quell’insegnante che ascolta lo studente e non lo zittisce per fare matematica, perché lui vuole renderti partecipe di qualcosa di importante che sta succedendo.
TIPO quella che è più brava di lui solo in matematica e che ha bisogno del suo aiuto per rimanere una che c’è.
Con lui posso attaccarmi all’ingenuità e all’incoscienza di vivere appieno il presente senza guardare a tutti i problemi che si devono affrontare nel futuro, fossero anche soltanto un’ora dopo.
Questo è ciò che mi donano i miei bimbi durante le lezioni, una bolla di vita avvolgente e gradevole.
In cambio io riporto qualche regola di matematica che li accompagnerà lungo il percorso scolastico. E la ricorderanno, ne sono certa!
Io dedico loro la mia attenzione e loro ascoltano ciò che spiego.
Insomma in ogni lezione vedo un “do ut des”...ma questo è TROPPO latino sia per me che per lui. Il mio ragazzo canta mentre conta.
RA PA PA PA RA PA RA PA PA PA RA PA PA PA RA PA…
(non vedo l’ora che sia martedì…)
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