Possedere una mappa con un chiaro tracciato, seppur con ostacoli da superare, costanza e tenacia da mettere in gioco, è un vantaggio non da poco quando si cerca un tesoro.
Sapere il punto di partenza e conoscere il punto di arrivo è fondamentale.
Nello studio come nelle fantastiche avventure dei bucanieri la mappa è lo strumento necessario per avere successo.
I pirati combattono per ottenere la mappa, talvolta nascosta in un luogo difficilmente accessibile o posseduta da un temibile avversario.
I nostri studenti devono procurarsela in altro modo e se volete seguire qualche mio consiglio vi rimando a questo link. https://www.lalgoritmo.ch/home-page/lezioni/schede#h.6n9ytijvzytp
Vedo molti insegnanti che offrono formulari scritti per l’intera classe e che, mostrando un’ottima disposizione verso gli allievi, permettono l’uso delle tavole a tutti.
Ma questi non portano i vantaggi sperati proprio nei più bisognosi che necessitano di schemi molto personalizzati, persino nell’uso dei colori o della grandezza dei caratteri.
In ogni caso, sia per bambini con disturbi di apprendimento che per gli altri, va messa in evidenza la necessità di maneggiare il materiale, a casa come a scuola, con la consapevolezza che nulla può sostituire l’impegno e lo studio per poter applicare tali formule durante la risoluzione degli esercizi.
Mi permetto di porre ancora una volta l’attenzione sulla necessità che i bambini e i ragazzi con diagnosi di DSA hanno di disporre delle proprie mappe per avere le stesse possibilità di seguire un percorso didattico proficuo rispetto ai compagni di classe .
Nel sentire collettivo c’è ancora l’errata convinzione che usare mezzi compensativi durante le verifiche sia un modo per ottenere con facilità ciò che per altri è frutto di studio e lavoro. Tanto è vero che non è raro imbattersi in studenti con DSA che per orgoglio non utilizzano il materiale per loro indispensabile con conseguenze disastrose sulla restituzione all’insegnante di ciò che hanno studiato e faticato per comprendere.
Per gli scettici scrivo un’ultima frase volutamente provocatoria: non preoccupatevi, un giovane studente con problemi di discalculia non seguirà la via del matematico grazie alle mappe, non arriverà prima degli altri perché possiede un vantaggio competitivo.
Sappiamo bene che se seguirà quella strada sarà nonostante i DSA e grazie alla sua tenacia.
Sta a tutti noi favorire un percorso scolastico sereno a ciascuno studente per non perdere l'opportunità di vedere espresso al meglio il talento dei più meritevoli.
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