Contare con le dita
Non soltanto addizioni e sottrazioni ma anche moltiplicazioni e divisioni
Ho avuto con me una bimba di quarta elementare che non sapeva fare somme e sottrazioni a mente.
Contava, non calcolava.
Riusciva ad eseguire le operazioni in colonna perché eseguiva con le dita ogni calcolo del procedimento, contando.
Solitamente cerco di recuperare la capacità di calcolare a mente spiegando ciò che per la maggior parte dei bambini è istintivo: una strategia per evitare di contare e per ridurre al minimo il tempo di risoluzione.
Ci si basa su fatti numerici che si apprendono con il tempo, si impara a visualizzare gli amici del 10 e così via fino ad avere un "trucchetto" per ogni calcolo.
Ma capita qualche volta che non si riesca proprio ad apprendere nessuna scorciatoia e allora il contare diventa l'unica soluzione.
E si conta con le dita.
Fortuna vuole che ciò che noi usiamo abitualmente sia un sistema numerico decimale.
Addizioni e sottrazioni sono fattibili, seppure con fatica e lentezza.
Ma con le dita delle mani possiamo anche calcolare e non soltanto contare.
Le mani sono utili anche per le divisioni e prima ancora vanno usate per le moltiplicazioni.
In che modo?
Imparando a ripetere le tabelline in fila (tre, sei, nove, dodici…) alzando per ogni numero un dito di una mano (pollice, indice, medio, anulare, mignolo) e poi dell'altra.
Questa modalità sarà utile per la divisione.
In quale modo?
Dovendo calcolare ad esempio 15 : 3 ripeteremo la tabellina del 3 con le dita fino ad arrivare con la voce al numero 15. Mentre diremo "quindici" individueremo cinque dita sulla mano. Questo sarà il risultato della divisione.
Un calcolo vero e proprio con il supporto dei fatti numerici e delle dita.
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