Io lavoro in quei luoghi silenziosi dove gli studenti arrivano quando il percorso di apprendimento si è inceppato. Il mio punto di osservazione è unico: vedo con chiarezza dove sono i nodi e dove nascono le incomprensioni.
Non osservo soltanto le conseguenze finali ma anche le radici: nei primi segni, nelle prime frazioni, negli schemi mentali che non si consolidano. Vedo queste piccole crepe evolvere lasciando una parte (sempre più grande) di ragazzi con la convinzione di essere "incapaci", quando avrebbero semplicemente avuto bisogno di una strada diversa. Non è mancanza di cura in classe da parte del docente: è impossibilità di vedere l'errore nel momento in cui sta nascendo, quando vengono applicati in modo inconsapevole metodi didattici in voga, diffusi ma inefficienti se non per chi non ne avrebbe necessità. Difficile per un docente, anche capace, accorgersi delle potenziali lacune.
Questa visione mi ha spinto a creare materiali costruiti e provati ripetutamente sul campo con i ragazzi più fragili.
Un primo passo verso la condivisione del metodo e del materiale è nel corso “Matematica di traverso” edito da Training Cognitivo. https://www.trainingcognitivo.com/corso-asincrono-matematica-di-traverso/
Ho imparato che prevenire un buco di comprensione in quarta elementare è l'unica via per evitare un crollo completo alle superiori. Il mio è un lavoro sulle fondamenta: costruire bene oggi per permettere ai ragazzi di ragionare autonomamente domani.
Il mio ruolo è una prospettiva complementare a quella dei docenti.
Io porto lo sguardo sulle traiettorie dell’errore.
Il mio lavoro è basato sulle competenze della figura SEM, Specialista in Esecuzione Matematica https://www.lalgoritmo.ch/home-page/lalgoritmo .
È un contributo mirato. E se l'obiettivo è comune, trovo un valore inestimabile nel confronto con i docenti delle scuole elementari e medie, perché è proprio lì che le radici del problema si manifestano nella loro piena complessità, rendendo lo scambio fondamentale per una prevenzione efficace.
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